Recensione tratta dal sito Mymovies.it: "Anthony Joseph Sciacca – in arte Tony Scott – è il più grande clarinettista del jazz. L’affermazione, così perentoria e sicura, è il punto di partenza del documentario di Franco Maresco. Non si tratta di decidere se la dichiarazione sia vera o meno. Poco importa catalogare il personaggio in questione nella sfera dei jazzisti che conosciamo; Scott è sempre stato dentro quel mondo ma fuori da tutto il resto. Ciò che interessa al regista è riportare l’attenzione sul personaggio, raccontando anche il dolore che ha attraversato la vita di Scott, un musicista straordinario che, dopo anni di successi al fianco dei più grandi jazzisti americani, ha conosciuto la fine, come artista e come uomo, proprio in Italia. Era ammiratore di Charlie Parker, consigliere (forse amante) di Billie Holiday, nemico-amico di Buddy DeFranco. Con il suo clarinetto è riuscito a rivoluzionare la statura di quel particolare strumento (spesso considerato ai margini del jazz), facendolo diventare protagonista di quel mondo fumoso e vitale dei locali dell’East Coast".
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Tony Scott su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Tony_Scott_(musicista)
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