È in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge recante ulteriori misure per l’innovazione e la crescita, approvato dal Consiglio dei ministri del 4 ottobre 2012, decreto-legge che pare voglia finalmente spingere per l-evoluzione del business digitale oltreche dell'economia italiana nel suo complesso.
TUTTE LE AGEVOLAZIONI IN PROGRAMMA
1. I Fondi a Disposizione
Circa 200 milioni di euro, tra i fondi stanziati dal decreto sotto forma di aiuti e fondi per investimento messi a disposizione dalla Fondo Italiano Investimenti della Cassa Depositi e Prestiti.
2. Il Crowdfunding per la Raccolta di Capitali online
Sarà possibile raccogliere il capitale di rischio da parte delle imprese startup innovative attraverso portali online, avviando l’innovativa modalità di “crowdfunding”.
3. Assunzioni Agevolate
Novità anche sul fronte giuslavoristico: le startup potranno infatti usufruire di apposite disposizioni contrattuali per poter instaurare rapporti di lavoro subordinato più flessibili.
Sarà possibile infatti stipulare contratti di lavoro a tempo determinato con una durata variabile tra un minimo di 6 mesi e un massimo di 36 mesi.
Sono anche previste possibilità di rinnovi senza soluzione di continuità, prorogabili ulteriormente una sola volta fino al termine di applicazione della normativa specifica per le startup (48 mesi).
Una volta decorsi i termini previsti, il rapporto di lavoro diventa a tempo indeterminato ed è escluso espressamente che la collaborazione possa continuare in altre fattispecie di lavoro subordinato o in modo “fittiziamente” autonomo.
4. Le Agevolazioni fiscali per chi intende investire o finanziare le start up
Per stimolare la propensione all’investimento in imprese startup innovative, per gli anni 2013, 2014 e 2015 è prevista per le persone fisiche e giuridiche la possibilità rispettivamente di detrarre (dalle tasse) o di dedurre (dalla base imponibile) del proprio reddito, una parte (rispettivamente 19% e 20%) delle somme investite, sia direttamente che attraverso fondi specializzati.
4.1 Per le Persone fisiche in dettaglio
Nel dettaglio, a partire dall'anno 2013 e sino al 2015, dall'Irpef lorda delle persone fisiche sarà possibile "detrarre" il 19% della somma investita nel capitale sociale di una o più startup innovative (per come definite sempre nel corpo del nuovo decreto sviluppo).
In altri termini, se un contribuente acquista quote di capitale di un'impresa riconducibile alla categoria agevolata per 100mila euro, gode di una detrazione di 19mila euro dall'Irpef da versare.
Se, poi, non avesse capienza d'imposta a debito nell'anno d'investimento, il contribuente potrà portare in detrazione negli esercizi successivi quanto non detratto nel periodo d'imposta di riferimento, ma non oltre il terzo.
L'investimento massimo detraibile, in ciascun periodo d'imposta, non può superare i 500mila euro e deve essere mantenuto per almeno due anni.
Se, infatti, la partecipazione acquistata viene dismessa prima del decorso di questo termine, si assiste alla decadenza dal beneficio (col conseguente obbligo di restituire l'incentivo fruito e gli interessi legali).
4.2 Per le Imprese in dettaglio
Sempre nel periodo 2013/2015, anche le imprese hanno diritto a un incentivo per l'investimento nel capitale di startup innovative.
Si tratta di una deduzione dal reddito imponibile del 20% della somma investita.
Seguendo lo stesso esempio di prima, l'impresa che investa 100mila euro nel capitale di una startup deduce dal reddito 20mila euro e, dunque, ha un beneficio d'imposta di 5.500 euro (ovvero, 20mila euro per 27,5% di aliquota Ires).
Il beneficio non dovrebbe valere ai fini Irap e compensa la sua più bassa percentuale relativa con un maggiore importo deducibile (in questo caso, 1,8 milioni di euro per periodo d'imposta).
Anche qui l'investimento deve essere mantenuto per almeno due anni, a pena di decadenza dal beneficio.
Fonte: IlSole24Ore
AGEVOLAZIONI ULTERIORI PER IL SOCIALE E PER I SERVIZI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO
Le percentuali delle detrazioni e delle deduzioni indicate sono aumentate per le startup a vocazione sociale (per come definite all'articolo 25, comma 4 del decreto) e per le start-up che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico:
- si passa dal 19% al 25% per la detrazione e
- dal 20% al 27% per la deduzione.
Infine, sia per le persone fisiche che per le imprese, l'investimento nella startup innovativa può avvenire o direttamente o per il tramite di organismi d'investimento.
Per approfondimenti: http://bit.ly/QnEHDm
Per ulteriori approfondimenti sul tema: http://bit.ly/Ts5OLZ
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